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Molto sentita e partecipata anche quest’anno la festa dell’Ostarmentak (il lunedì di Pasqua), a Mezzaselva di Roana. In molti sono venuti dai paesi dell’Altopiano, dalla pianura ed un gruppo dall’Austria, per partecipare alla Messa con canti e letture in lingua cimbra. La Messa è stata concelebrata dal Parroco di Roana don Lino Prearo, dal Parroco di Canove don Nicola De Guio (nativo di Mezzaselva), e da mons. Giandomenico Tamiozzo, che ha introdotto e spiegato i testi cimbri, con particolare riferimento alle “Beatitudini” tratte dal Vangelo di Matteo. I canti sono stati eseguiti dalla Corale Cimbra di Roana e Mezzaselva, diretta da Remo Azzolini.

A mons. Giandomenico Tamiozzo, che 37 anni fa ha tradotto la Messa in cimbro in collaborazione con la Comunità di Mezzaselva, al termine della celebrazione è stato consegnato un particolare riconoscimento da parte dell’Istituto di Cultura Cimbra: il Collare Cimbro con la medaglia dorata dei Sette Comuni. È l’omaggio che diversi anni fa è stato donato al card. Josef Ratzinger, al cav. Hugo Resch e a mons. Luigi Sartori.

Venerdì 20 marzo 2015, alle ore 20:30 presso la Pro Loco di Roana, si terrà un incontro sul tema “Roana e l’Altopiano allo scoppio della Grande Guerra”. L’evento è organizzato dalla Pro Loco di Roana con la collaborazione dell’Istituto di Cultura Cimbra.

È stato pubblicato il nuovo Quaderno di Cultura Cimbra.

Il Quaderno n. 66 si apre con una “breve analisi di un federalismo incompiuto”, sintesi storica delle origini, degli sviluppi e della fine della Federazione dei Sette Comuni. Una sintesi compiuta puntualmente da Fabio Pietribiasi, con riferimenti e confronti con forme di federazioni antiche e moderne, fino a quelle attuali come la Federazione degli Stati Uniti d’America e la Federazione della Comunità Europea, definita “un ibrido atipico con limitate capacità di governo e ancora troppo lontano dai cittadini”. Interessante il confronto con la esperienza parallela del Cadore, con una federazione ridotta ai nostri giorni a “Ente Morale, con competenze limitate alla difesa delle tradizione e della cultura locale”. In Cadore sappiamo però che ha resistito l’Istituto delle Regole “fino a ottenere nel 1948 il riconoscimento della personalità giuridica con legge dello Stato Italiano”. Sono tematiche che forse non appagano soltanto semplici curiosità storiche, ma possono essere utili a ispirare forme amministrative e organizzative richieste nei nostri tempi e dalle nostre situazioni.

Calendario

L’augurio di Buon Natale e di Buon Anno è comunicato dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Roana anche quest’anno attraverso un particolare e qualificato calendario. I mesi dell’anno sono accompagnati dalle fotografie vincitrici del concorso indetto sul tema “L’acqua e la vita”, concorso che ha visto la partecipazione di oltre 250 fotografie, selezionate da una giuria presieduta dal regista Ermanno Olmi. Nella presentazione del calendario, il presidente della Cassa Rurale dott. Maurizio Zovi ha salutato il regista Olmi ricordando il grande successo del suo nuovo film sulla Grande Guerra “torneranno i prati” e ha messo in evidenza il notevole livello qualitativo di tutte le fotografie in concorso sia per la sensibilità culturale e artistica che per le abilità tecniche dimostrate dai fotografi partecipanti. Sono fotografie per la maggior parte paesaggistiche, che cantano le luci e i colori delle stagioni sull’Altopiano. Si possono ammirare i solchi di neve fresca a Marcesina, il primo sgelo a Passo Vezzena, le cascate primaverili in Val Civetta, la suggestiva transumanza di ovini in Val Lastaro, il trionfo dell’autunno in zona Cima Larici, una spruzzata del torrente Astico… Il primo premio è stato assegnato all’unanimità al fotografo di Asiago Silvano Fabris, per la sua fotografia che presenta un uccellino che si diverte allegro in una pozza d’acqua: un piccolo poema di felicità.

Anche quest’anno i mesi sono accompagnati da alcuni proverbi nell’antica lingua cimbra dei Sette Comuni, che spesso traducono espressioni note sia in veneto che in italiano, come “Bear ghet laise, ghet bait” (Chi va piano, va lontano), “Ba ist roch, ista boar” (Dove c’è fumo, c’è fuoco), “Pessor spete, ben niar” (Meglio tardi che mai). Alcuni proverbi sono particolarmente realistici e pratici, secondo la mentalità montanara cimbra, come “Metten boarten, tusicht nicht” (Con le parole, non si realizza niente), oppure “Dar tòat lughet au kòane” (La morte non guarda in faccia a nessuno). Ispirato alla generosità appare l’invito “Bear ba ghit bohenne, ghit sboa berte” (Chi dona presto, dona due volte). Non si tratta solo di curiosità linguistiche. Ricordare la lingua antica dell’Altopiano è un po’ conservare il profumo del suo passato, è tenere presente che i nostri giorni e i nostri anni vengono da tanti giorni, da tanti anni carichi di esperienza, anni che possono dare qualche orientamento al nostro presente e al nostro futuro. È un modo intelligente per farci gli auguri. Così la Cassa Rurale e Artigiana di Roana, che lavora da più di 100 anni nei nostri paesi, augura cordialmente un Buon Nuovo Anno, an Guutes Nojes Jaar.

L’ultimo film di Ermanno Olmi è strettamente legato all’Altopiano. Non solo perché è stato creato da un regista che nella sua vita ha scelto di abitare sull’altopiano, e all’altopiano sono legati i suoi collaboratori nella fotografia e nel montaggio e molti operatori organizzativi. Non solo perché la maggior parte degli interpreti e delle comparse del film vivono sull’altopiano, con i volti, le voci, i modi della gente dell’altopiano. Non solo perché racconta un momento della Grande Guerra combattuta realmente sull’altopiano con vicende catastrofiche negli anni 1915–1918. Non solo perché il film è stato tutto girato sull’altopiano, tra i pascoli della Val Formica, sotto il crinale di cima Portule, in “un plenilunio che odora di eternità”, come ha scritto un giornale (Il Fatto Quotidiano). Questo film è strettamente legato all’altopiano perché è nato dal suo paesaggio, dalla natura viva dei suoi cieli e dei suoi monti.

ISTITUTO DI CULTURA CIMBRA
“Agostino Dal Pozzo”

via Romeo Sartori, 20
36010 ROANA (Vicenza)
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

‘Z HAUS DAR ZIMBRISCHEN BIZZEKHOT
“Agustin Prunnar”

Romeo Sartori bèkh, 20
36010 ROBAAN (Viséntz)

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