“Cimbro - Il tedesco dell’alto medioevo è ancora parlato in Italia” è il titolo del nuovo libro di Luca Panieri, pubblicato in tedesco. Più di mille anni fa, la lingua tedesca era molto diversa da quella attuale: la luna si chiamava māno (oggi ted. Mond) e il sole sunna (oggi ted. Sonne). In una zona dell’Italia, che per latitudine e cultura si può considerare italiana quanto lo sono, ad esempio, Milano o Padova, all’inizio del III millennio si può udire gente anziana pronunciare tali parole precisamente come suonavano in antico alto tedesco. Questo gruppo particolare di italiani è costituito dai "cimbri". In questo piccolo libro ne vengono descritte in breve la storia e la lingua. L’opera si fonda su uno studio condotto dall’autore all’inizio degli anni 2000, ma per quanto riguarda l’ortografia del cimbro, essa è stata sottoposta ad una normalizzazione di nuova concezione.
Vor mehr als tausend Jahren war die deutsche Sprache sehr verschieden: der Mond hieß māno, un die Sonne sunna. In einer Gegend Italiens, die vom Breitengrad und von der Kultur her, als so italienisch wie z.B. Mailand oder Padua angesehen werden kann, hat man bis in den Beginn des 3. Jahrtausends alte Leute hören können, die diese Wörter genauso wie im Althochdeutschen aussprachen. Solche besonderen Italiener sind die "Zimbern". In diesem kleinen Buch wird sowohl ihre Geschichte als auch ihre Sprache kurz gefasst beschrieben. Dieses Werk basiert auf einer Untersuchung vom Verfasser am Beginn der 2000er Jahre ausgeführt, aber im Bezug der zimbrischen Orthografie ist es einer ganz neu revidierten Normalisierung angepasst worden.
Viene pubblicato in questi giorni il Quaderno di Cultura Cimbra numero 69. Il quaderno si apre con una ricerca di Giancarlo Bortoli dedicata alla figura di Giulio Vescovi, ricordato nel centenario della morte avvenuta nel 1916 alla vigilia del profugato. Giulio Vescovi fu un personaggio importante nella vita di Asiago e dell’altopiano nella seconda parte del 1800. Avvocato, notaio, vicepretore, presidente del Consorzio dei Sette Comuni, delegato alla organizzazione scolastica e deputato provinciale. Qui è ricordato per la sua attività di sostegno della lingua cimbra: raccolse un grande vocabolario, documenti vari… Riteneva e sosteneva che “la Lingua Cimbrica è la lingua originaria dei popoli che oggi formano il Distretto di Asiago”. Propose e organizzò una scuola per insegnanti di lingua cimbra, per fare entrare il cimbro nelle scuole elementari di Asiago e poi nelle scuole degli altri comuni. Tra l’altro anche “era stabilito l’obbligo di conoscere il cimbro per coloro che concorrevano a posti pubblici…”. Giulio Vescovi resta un personaggio che l’altopiano ha bisogno di ricordare.
Giovedì 2 febbraio 2017 inizia il CORSO AVANZATO di LINGUA CIMBRA, organizzato dall’Istituto di Cultura Cimbra di Roana, in collaborazione con la Biblioteca Civica di Rotzo. Il corso sarà tenuto da Lauro Tondello, con la partecipazione di Gianni Vescovi Vischofar. Le lezioni si terranno presso la Biblioteca Civica di Rotzo (VI), situata al piano terra del Municipio, con inizio alle ore 20,30.
La Cassa Rurale ed Artigiana di Roana ha voluto ancora una volta salutare il nuovo anno con un calendario ricco di splendide visioni dell’Altopiano. Ogni mese è accompagnato da immagini che incantano sia per il respiro figurativo che spazia su paesi, montagne e vallate, con gli smaglianti colori dei giorni e delle stagioni, sia con la palpitante suggestione di primi piani carichi di verità e di poesia, come quel nido di piccoli merli con i beccucci spalancati che esplode di vita. Significativa la foto di Campogallina, che ricorda i luoghi della prima guerra mondiale di cento anni fa ed in particolare il martirio dell’Ortigara: il luogo riporta ancora le tracce del quartiere generale del comando austro-ungarico, con suoi depositi, il suo ospedale, la sua chiesa.
Secondo la tradizione dei calendari della nostra Cassa Rurale, ogni mese è accompagnato da una breve testimonianza di lingua cimbra, l’antica lingua parlata per mille anni nei Siben Komoine, i Sette Comuni, lingua documentata in molte pubblicazioni per chi sa cercare e conoscere la nostra storia e la nostra identità. Troviamo espressioni semplici, ma piene di significato e di antica sapienza, come “Belbar-zich bool, bail bar zeinan lentig” (Amiamoci, finché siamo vivi), oppure “Liarn, an de bill zeinan eppadoas”, (Impara, se vuoi essere qualcuno), e la considerazione sempre vera, “De sait hailt alles” (Il tempo guarisce tutto).
“Barandare günnan an guutes nojes jaar”, è l’augurio di buon anno nuovo, un augurio che sembra conservare una forza antica, in questi nostri tempi così confusi e inquieti.
Sabato 7 gennaio 2017, alle ore 20:00 presso il Ristorante K2 di Mezzaselva (VI) verrà proposta una cena con piatti della tradizione cimbra. Durante la serata, verranno inoltre presentati alcuni canti cimbri da Pierangelo Tamiozzo, con interessanti cenni culturali a cura del prof. Sergio Bonato.
Prenotazione obbligatoria presso:
Ristorante K2 – via Campiglio, 20 – Mezzaselva di Roana (VI)
telefono 0424-66055 e 0424-66089