La Cassa Rurale ed Artigiana di Roana ha voluto ancora una volta salutare il nuovo anno con un calendario ricco di splendide visioni dell’Altopiano. Ogni mese è accompagnato da immagini che incantano sia per il respiro figurativo che spazia su paesi, montagne e vallate, con gli smaglianti colori dei giorni e delle stagioni, sia con la palpitante suggestione di primi piani carichi di verità e di poesia, come quel nido di piccoli merli con i beccucci spalancati che esplode di vita. Significativa la foto di Campogallina, che ricorda i luoghi della prima guerra mondiale di cento anni fa ed in particolare il martirio dell’Ortigara: il luogo riporta ancora le tracce del quartiere generale del comando austro-ungarico, con suoi depositi, il suo ospedale, la sua chiesa.
Secondo la tradizione dei calendari della nostra Cassa Rurale, ogni mese è accompagnato da una breve testimonianza di lingua cimbra, l’antica lingua parlata per mille anni nei Siben Komoine, i Sette Comuni, lingua documentata in molte pubblicazioni per chi sa cercare e conoscere la nostra storia e la nostra identità. Troviamo espressioni semplici, ma piene di significato e di antica sapienza, come “Belbar-zich bool, bail bar zeinan lentig” (Amiamoci, finché siamo vivi), oppure “Liarn, an de bill zeinan eppadoas”, (Impara, se vuoi essere qualcuno), e la considerazione sempre vera, “De sait hailt alles” (Il tempo guarisce tutto).
“Barandare günnan an guutes nojes jaar”, è l’augurio di buon anno nuovo, un augurio che sembra conservare una forza antica, in questi nostri tempi così confusi e inquieti.