di Renato De Pretto e Angelo Saccardo (2011)
Il nome di un luogo non esprime soltanto il rapporto con uno spazio (monte, valle, contrada…), ma anche il rapporto con una storia, con una esperienza umana sedimentata nel tempo, con una tradizione, con una cultura. Il nome di un luogo può aiutare a capire l’identità di un paese e di un territorio, non è una semplice astrazione, non è una casualità senza significato: esso viene dal profondo del tempo, può avere una profonda risonanza nella vita di una popolazione, in modo particolare quando questo nome viene da una lingua diversa, perduta, diventata incomprensibile.
È il caso della lingua cimbra che impregna tutta la toponomastica dell’alto Vicentino, non solo quella dell’Altopiano dei Sette Comuni, della Lessinia Veronese e degli Altipiani Trentini. Una lingua di origine germanica che ha segnato tutta la storia e la cultura di questi territori, che sembrano emarginati, fuori dal mondo e fuori del progresso moderno e che sono invece carichi di passato.
In questo testo viene riscoperta l’identità di Posina e della sua gente, attraverso i nomi di luogo che caratterizzano il suo territorio. L’augurio è che questa pubblicazione sia la testimonianza non solo di una “identità” ritrovata, ma anche di una “comunità” ritrovata.