Con il 2014 sono avviati convegni, eventi, pubblicazioni, rievocazioni sulla Grande Guerra iniziata cento anni fa, spesso ricalcando luoghi comuni e retoriche militaristiche o antimilitaristiche. Non mancano progetti di ricerche e di interpretazioni per uno sguardo nuovo su un avvenimento che ha segnato così profondamente non solo destini di popoli e nazioni, ma anche destini di individui, di istituzioni, di culture… Tra questi tentativi si può inserire il convegno proposto dalla Associazione Italiana Teilhard de Chardin in collaborazione con l’Istituto di Cultura Cimbra, convegno previsto ad Asiago, nella Sala della Reggenza della Comunità Montana nel pomeriggio di sabato 26 luglio, con il titolo: “Prima Guerra Mondiale: Uno sguardo nuovo per orientarci al futuro - L’esperienza al fronte di uno scienziato mistico”.
Dopo una introduzione di Vittorio Corà con una sintesi degli avvenimenti della grande guerra sull’altopiano, Annamaria Tassone, presidente dell’associazione organizzatrice, presenterà un profilo biografico di Teilhard de Chardin, Gianluigi Nicola ricorderà la sua esperienza sul fronte dal 1915 al 1918 e Luciano Mazzoni Benoni presenterà la sua personale visione spirituale, centrata sulla figura di Cristo, anima della storia umana e della evoluzione cosmica.
Pierre Teilhard de Chardin fu un paleontologo di fama mondiale, che portò qualificati contributi nello studio della evoluzione umana, anche in rapporto alla narrazione biblica della creazione e in rapporto alla salvezza cristiana. Gesuita, scomodo per la sua attività intellettuale, fu emarginato dalle autorità del suo tempo e poté essere conosciuto dopo la sua morte avvenuta a New York nel 1955, per diventare negli anni seguenti uno degli ispiratori del Concilio Ecumenico Vaticano II. Il suo pensiero basato sul dialogo tra scienza e fede, aperto a una grande carica di speranza sul destino dell’uomo, si è formato sul fronte francese della Grande Guerra, dove egli per quattro anni fu barelliere e portaferiti, sempre in prima linea, meritandosi la medaglia militare e la medaglia di cavaliere della Legion d’Onore. Un suo biografo ha notato: “È durante la guerra che è scaturita la sostanza profonda del pensiero di Teilhard de Chardin”. Nel fronte della guerra egli ha sentito una realtà di potente energia sovrumana, una realtà di dimensione cosmica. Nel “fronte” Teilhard ha colto un allargamento del campo di coscienza, una mescolanza e una fusione di popoli, una organicità di massa collettiva fino alla percezione di una sopraumanità. Nel convegno programmato ad Asiago e aperto a tutti quanti possono essere liberamente interessati, questi aspetti saranno presentati e discussi da alcuni dei migliori esperti italiani sull’argomento.