Con il nuovo anno arriva il nuovo calendario della Cassa Rurale e Artigiana, confermando lo stretto rapporto di fedeltà della Banca Locale di Credito Cooperativo con soci, clienti e amici. Un calendario qualificato sul piano figurativo per le sue immagini che quest’anno sono date dalle fotografie vincitrici del concorso indetto sul tema “ Il legno compagno di vita “.

Dopo il tema della pietra oggetto del concorso nello scorso anno, il legno nella natura, nel lavoro, nella vita , ha ispirato oltre 250 fotografi selezionati da una giuria formata tra gli altri dal grande maestro del cinema Ermanno Olmi, che non solo risiede sull’altopiano, ma anche condivide esperienze e momenti della nostra vita. Le fotografie selezionate sono diverse per i contenuti e per i punti di vista, ma anche per sensibilità culturale e compositiva, per soluzioni estetiche che vanno da un classico realismo a un raffinato impressionismo. Così ammiriamo gli arabeschi di neve e ghiaccio tra i rami delle betulle a Campomezzavia, le albe affascinanti tra le suite in legno nella piana della Marcesina, le fassare di malga Zebio che sanno di formaggio, il faggio buono che riscalda il focolare nel freddo inverno.

Secondo la tradizione il calendario della Cassa Rurale e Artigiana si caratterizza anche per le testimonianze di lingua cimbra che accompagnano i mesi dell’anno, secondo espressioni talvolta scontate e convenzionali, ma anche secondo espressioni originali , rafforzate dal valore di una lingua millenaria che sembra in estinzione, ma sa conservare sapiente forza comunicativa. Come quel proverbio incisivo, reso in rima : “ Bear lekket, bordrekket “, chi accarezza , sporca. Oppure quel suggestivo riferimento alla primavera :“ Benne dar kukko kukket, plunt de stamme “, quando canta il cuculo, fiorisce il bosco. Oppure quel saggio consiglio sempre valido : “Red mintzich un hoar bil “, parla poco e ascolta molto. Il riferimento alla lingua cimbra nel calendario della Cassa Rurale non è casuale o semplicemente decorativo, ma storico, in quanto i fondatori della Cassa Rurale e Artigiana nel lontano 1897 parlavano realmente l’antica lingua dell’altopiano. Un riferimento storico che vuol essere anche l’ augurio di mettere la forza del nostro passato alla base del nostro futuro.