Sono stati molto belli i momenti del viaggio ad Asiago e sull’Altopiano della comitiva di Passau, una delle principali città della Baviera, guidata dal sindaco e dal delegato vescovile mons. Gerard Hettler.
Nel duomo di Asiago, durante la Messa accompagnata dal Coro della Sisilla di Montecchio Maggiore, mons. Gerard Hettler ha detto parole molto sentite ricordando la Grande Guerra: “Circa cinquantamila sono le vittime della Prima Guerra Mondiale sepolte qui ad Asiago, vittime della mania di grandezza, dell’accecamento, del nazionalismo, dell’odio, del desiderio di potere, di tutto quello che il mondo ritiene importante”. Dopo aver ricordato la storia dei Zìban Komoine Prudere Liibe (i Sette Comini fratelli cari), una storia di fatica e di fratellanza, egli ha ricordato come i Sette Comuni dell’Altopiano hanno scritto “una storia di comunità, di figli di Dio, (…) una storia diversa dalle storie del cosiddetto mondo”. Continuando la sua riflessione, mons. Hettler ha evidenziato che “Dio è al di là dei nostri pregiudizi. (…) Nella storia si ritiene determinante quanto è grande e rumoroso, ma nella Sacra Scrittura è il piccolo che è importante collaboratore di Dio. Dio scrive su altre righe, scrive la storia della salvezza in contrapposizione a tante storie umane sventurate. (…) Gesù si è fatto piccolo in una mangiatoia, in un artigiano, in un uomo ripudiato e crocifisso”. Infine, ricordando Papa Francesco, mons. Hettler ha citato e ripetuto una sua frase: “Dio è innamorato del nostro essere piccoli”.
Dopo la Messa nel duomo di Asiago, la comitiva tedesca ha vissuto altri momenti di viva amicizia a Roana, presso la sede dell’Istituto di Cultura Cimbra, e a Rotzo, presso la chiesetta di S. Margherita, dove è custodita la campana che gli austriaci hanno trafugato nel 1916 e hanno poi restituito dopo la grande guerra come segno di conciliazione e di pace.