a cura di Alfonso Bellotto, Giandomenico Tamiozzo e Sergio Bonato (1993)
traduzione in lingua cimbra di Cirilla Martello e Costantina Martello
Il cimbro di questa traduzione del Vangelo di Giovanni è quello parlato fino ai giorni nostri a Mezzaselva di Roana. È il cimbro conosciuto e usato dalle persone più anziane del paese. Sono loro i maestri, sono i loro orecchi il confronto stilistico-grammaticale, è la loro pronuncia il metro di misura fonetico-grafica. Per questi motivi, si troveranno in questa pubblicazione costruzioni leggermente discordanti dalla formalità grammaticale a cui si rifanno studiosi e cultori della lingua cimbra, come pure talvolta discordanti dal dizionario di Umberto Martello Martalar. Molti termini e verbi concettuali e astratti sono presi in prestito dalle radici latine: ciò è dovuto al fatto che la lingua cimbra, pur possedendo un vocabolario ricco, manca di un patrimonio di linguaggio filosofico.