di Edoardo Bertizzolo (1980)

La leggenda dell’Altar Khnotto ci trasmette il ricordo di drammatici e lontanissimi cambiamenti: il passaggio dal mondo tribale della caccia a quello più evoluto della pastorizia e dell’agricoltura, dal paganesimo al cristianesimo. Nella fantastica rielaborazione compiuta da Bertizzolo sulla scarna trama della leggenda così come è tramandata oralmente, troviamo tutti gli elementi dell’eroico, del meraviglioso, del mistero.

Questo libro è una pietra miliare destinata coloro che si interessano della cultura dei Sette Comuni, delle sue tradizioni, dei suoi costumi. Dopo la lettura di queste pagine la nostra coscienza storica diviene più ricca e ci illumina con maggiore intensità sul significato della vita in rapporto al passato e al presente.

Il libro è la dimostrazione pratica di come il cimbro, considerato per troppo tempo un dialetto limitato a piccoli nuclei di popolazioni stabilitesi in epoche più o meno remote sull’arco alpino, sia invece una vera e propria lingua in grado, ancora oggi, di affrontare la letteratura moderna e di trovare in essa e per suo tramite la migliore e più qualificata valorizzazione.

Il racconto è scritto in tre lingue: cimbro, italiano e tedesco.

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